
Si è appena svolta, in data 1/7/19, presso la sede di UCIMA, Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio, la presentazione dei risultati della settima indagine statistica annuale nazionale sull’andamento delle macchine e attrezzature per il confezionamento e l’imballaggio. L’Italia va davvero alla grande! Vediamo un pò di dati insieme.
I numeri del settore
I costruttori italiani di macchine per il packaging hanno ottenuto nell’anno 2018 un incremento del 9,4% rispetto al 2017 con un fatturato che raggiunge i 7,85 miliardi di Euro. Un obiettivo raggiunto grazie al dinamismo sia del mercato interno, +10,7% rispetto a 2017, sia dell’export con +9% di fatturato pari a 6 miliardi di euro.
La nostra Italia conferma il suo ruolo da protagonista: attualmente genera un quarto delle macchine presenti sui mercati internazionali, rappresenta un punto di riferimento a livello mondo in termini di evoluzione tecnologica e ha il presidio dei principali mercati internazionali al fianco dei costruttori tedeschi, nostri competitor di sempre. Insomma parliamo di un segmento di mercato solido e vitale, fondamentale per l’economia del paese, come ha più volte sottolineato Enrico Aureli, presidente UCIMA e per il quale sarebbe quanto mai importante la presenza di misure di governo efficaci nel promuovere la crescita delle imprese sul medio lungo periodo.
Sono 631 le aziende del settore per lo più dislocate lungo l’asse della via Emilia, fra Milano e Rimini, in quella che è tradizionalmente nota come la Packaging Valley alle quali si aggiungono alcune realtà produttive in Toscana, Veneto e Piemonte. Buona l’evoluzione delle aziende del comparto che non solo si dimostrano in salute ma sono presenze stabili, con una maggior crescita delle medie imprese, spesso frutto dell’aggregazione di più realtà produttive, rispetto alle piccole e grandi realtà industriali.
I principali mercati di destinazione dei nostri costruttori di macchine e attrezzature per il confezionamento e l’imballaggio oltre confine
- I paesi dell’Unione Europea. Il 38,1% del fatturato proviene da quest’area e in particolare dai quattro principali mercati di sbocco UE: Francia, Germania, Spagna e Regno Unito.
- Il mercato Asiatico, seppur in flessione dell’8% rispetto al 2017, riunisce circa il 19% del fatturato in particolare con l’export in Cina, Giappone, India e Indonesia.
- Il mercato Nord Americano, con il 13,8% del fatturato in crescita del +25% rispetto al 2017. Principali attori gli Stati Uniti.
- Centro e Sud America, con Messico e Brasile
- Europa Extra-UE con la Federazione Russa
- Africa e Oceania
I settori di destinazione: dove vengono impiegate le nostre macchine per il confezionamento
- FOOD & BEVERAGE, il comparto alimentare e delle bevande assorbe da solo il 55, 3% del fatturato
- Altro, settore nel quale sono comprese le macchine per il tabacco e il tissue, con il 20% del fatturato totale. Propensione all’export dell’86%
- SETTORE FARMACEUTICO, con il 17,3% del totale per il 79% proveniente dall’estero, è quello che ha registrato nel 2018 la maggior crescita
- SETTORE CHIMICO E COSMETICO con la percentuale di export più bassa
Anche in casa Farmo Res gli entusiasmi non mancano. Sentiamo un breve commento di Davide Forti, Product Manager di Farmo Res, in merito all’andamento della sua azienda nel 2018…
L’andamento economico generale per l’anno 2018 ha mostrato notevoli segnali di ripresa nel nostro mercato. Grazie a questa congiuntura favorevole il valore del fatturato per l’anno 2018 si è mantenuto su buoni livelli registrando un incremento di circa il 40% rispetto all’esercizio precedente.
Il settore che maggiormente ha contribuito a questo ottimo risultato è stato il settore farmaceutico anche se nel corso del 2018 abbiamo registrato un incremento considerevole delle vendite nel settore cosmetico.
Le nostre vendite si sono concentrate maggiormente sul mercato Extracee in paesi come il Costa Rica e la Turchia.
Siamo quindi contenti e soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2018 e pronti a continuare a dare il nostro sostanzioso contributo di produzione e di innovazione a questo importante settore.