Iniziamo col dire che il caffè, dopo l’acqua, è la bevanda più consumata al mondo, ogni giorno! Se questo si poteva immaginare, forse non è così noto che il caffè, dopo il petrolio, è anche la commodity più trattata sui mercati finanziari.

In media, si bevono 2,5 miliardi di tazze al giorno. Con la sola Italia che ne importa oltre 300mila tonnellate all’anno. E ancora, annualmente, una famiglia italiana consuma in media 37 kg di caffè. E non siamo i maggiori consumatori: la classifica europea dei paesi che consumano più caffè, quotidianamente, è guidata dalla Finlandia. Seguono Danimarca e Olanda. A livello mondiale, il vertice spetta agli Stati Uniti, con 400 milioni di tazzine di caffè consumate ogni giorno. Con orgoglio, specifichiamo però che in questi paesi il caffè è molto più simile ad una tisana, tanto che il caffè italiano resta essere universalmente riconosciuto da tutti come il miglior caffè del mondo. In Italia vengono consumati 9,3 milioni di caffè. Circa il 50% degli italiani consuma regolarmente almeno una tazzina di caffè al giorno. Ne deriva un giro d’affari di oltre 20 miliardi di euro, con il caffè italiano importato anche in Francia, Germania, USA, Austria e Russia.

Numeri davvero impressionisti che i produttori di macchine per il confezionamento non possono di certo trascurare. Anche perché, tra altri fattori, il packaging è sicuramente un fattore determinante sia per la sua conservazione nel tempo sia al suo buon gusto.

Da sapere: la differenza tra cialde e capsule del caffè

La prima differenza tra i due prodotti sta nei materiali con i quali sono realizzati.

– Le cialde sono fatte con due fogli di carta filtro (la stessa delle bustine di tè) tra i quali è compresso il quantitativo di caffè in polvere.
– Le capsule presentano un involucro a forma cilindrica fatto solitamente di plastica o alluminio.

Il caffè in capsule è ormai il più consumato in Italia, dopo quello con la moka, per un valore di mercato di oltre 700 milioni di euro. Molti i vantaggi delle capsule:

  • Maggior qualità e, attraverso un corretto confezionamento della cialda, gusto molto piacevole: di particolare importanza risulta essere la percentuale di ossigeno residua all’interno della capsula, che per i prodotti migliori è inferiore all’1%. Non è però solo questione di qualità del prodotto, dato che anche le cialde possono  garantire standard elevati di genuinità del prodotto. E’ proprio il materiale usato nel packaging che spesso fa la differenza: PET/ALU garantiscono un più adeguato livello di protezione.
  • Rispetto alle cialde, le capsule risultano più pratiche e facili da utilizzare: in primis, i sistemi casalinghi non richiedono lo smaltimento della capsula subito dopo l’erogazione di ogni caffè; inoltre, la capsule già usate non gocciolano e non sporcano. Da ultimo, al contrario delle cialde, che devono essere collocate con una certa precisione all’interno della macchinetta, le capsule sono “plug and play”. Apparentemente semplici, le capsule risultano inoltre essere un buon concentrato di tecnologia.
  • Un ultimo aspetto relativo all’utilizzo delle capsule è quello dello smaltimento e della bio degradabilità. Se le prime capsule erano in alluminio ed erano caratterizzate da un importante impatto ambientale, negli ultimi anni sono state sviluppate soluzioni completamente compostabili che stanno prendendo sempre più piede, anche in relazione alle tendenze di consumo dei Paesi più sviluppati, che richiedono prodotti sempre più green e a basso impatto ambientale.

L’importanza del packaging

Sebbene sia solito pensare che la bontà del caffè risieda solo nella tipicità di ciascuna specie o nelle tecniche di estrazione e selezione del seme, è bene ricordare che la fase che riguarda il confezionamento e il trasporto verso i paesi di commercializzazione assume un’importanza fondamentale: infatti già nella prima fase di immagazzinamento i chicchi, se non correttamente conservati, possono assorbire troppa umidità con risvolti negativi su qualità e gusto del caffè. Senza entrare troppo in tecnicismi, è bene sapere che il tasso di umidità degli ambienti in cui i chicchi vengono messi “a riposare” deve essere necessariamente inferiore al 50%. Su questo davvero non si può sgarrare. Ma veniamo al confezionamento delle capsule di caffè, così come si presentano al consumatore finale: solitamente realizzate in materiali termoformati o alluminio, le capsule sono disponibili in una pletora di tipologie differenti, a seconda del canale a cui si rivolgono.

La proposta di Farmo Res

Realizziamo macchine totalmente personalizzate, con garanzia del rispetto di tutte le norme necessarie per favorire la conservazione degli aromi, preservare il caffè dalla ossidazione ed evitare che il macinato entri a contatto diretto con l’aria, principale causa di perdita delle qualità organolettiche di un buon caffè. Nel confezionamento della monodose, il valore residuo di ossigeno può variare da capsula a capsula, con valori compresi tra 0,5% e 2%.

Realizziamo anche macchine confezionatrici di cialde di caffè, con caratteristiche specifiche, a seconda della tipologia di bustina/involucro utilizzata per racchiudere il caffè: per esempio chiusa su quattro lati o tipo stick pack o altri tipi di involucro.

Per realizzare la tua confezionatrice per capsule o cialde di caffè, chiamaci al +39-0544981900 o scrivici a info@farmores.com